29 Ott Fate della vostra vita un inno
A conclusione del cammino “Samuel” (cammino vocazionale per giovani delle superiori) di quest’anno, alcune parole che ci siamo scambiati come augurio e affidamento al Signore.
«Perché i primi ‘sì’ che in questi anni abbiamo pronunciato camminando con voi nel gruppo Samuel portino frutto in un dono sempre più generoso di noi stessi a Gloria di Dio Padre». Con queste e altre parole, noi ragazzi di quinta superiore abbiamo concluso il cammino Samuel che, come da tradizione, culmina in una preghiera/dialogo in cui i più grandi affidano, nella condivisione, quanto il Signore ha suscitato lungo il cammino.
I nostri incontri del venerdì in seminario si concludevano sempre con parole significative: «Spirito di santità, luce al cammino della Chiesa ed al nostro cammino, guidami sulla via della Vita. Illumina la mia mente perché veda la Verità, riscalda il mio cuore perché viva la Carità, rafforza la mia volontà perché abbia il coraggio di camminare sempre in Te».
Nella nostra vita il Signore ci chiama a fare qualcosa di grande e di bello, qualcosa che possa lasciare un segno del nostro passaggio. I segni raccontano la nostra storia e la nostra identità, ci ricordano chi siamo, da dove veniamo e verso quale metà siamo diretti. Abbiamo deciso di lasciare come dono ai ragazzi Samuel un segnalibro, che può essere pensato simbolicamente come uno strumento per segnare, e quindi per ricordare, i momenti più importanti della nostra vita, le scelte che abbiamo fatto, i nodi che abbiamo allacciato, i sì che abbiamo pronunciato.
Oltre al segnalibro, memori della chitarra donata da chi ha terminato l’anno scorso il cammino, abbiamo lasciato come sono un canzoniere, simbolo di gioia e memoria per condividere un prezioso messaggio che mai dovete dimenticare, quello di fare della vostra vita un inno. La gioia è sicuramente uno di quegli aspetti che più che mai oggi desideriamo portarci con noi del gruppo Samuel perché è qualcosa che lo caratterizza e che gli appartiene. Ora la nostra missione è proprio quella di condividere con le persone che incontreremo questo regalo grande che abbiamo ricevuto e di portarlo nei nuovi cammini che sceglieremo di percorrere.
Per noi, oltre che un momento di gioia e svago in cui poter lasciare da parte lo stress e gli impegni di tutti i giorni, l’esperienza dei Samuel è stata un’occasione di dialogo, confronto e condivisione, ma soprattutto conoscenza. Conoscenza degli altri, di noi stessi, della fede e del ruolo che potremmo avere nel mondo. Abbiamo imparato ad aprire la mente ai punti di vista del prossimo, abbiamo imparato a capire meglio il messaggio del vangelo e a metterlo in pratica nella nostra vita. Inoltre in un’età come quella delle superiori, in cui il rapporto con la fede spesso è difficile, i Samuel ci hanno aiutato a sviluppare una fede vera e autentica.
I “Samuel” di quinta