
13 Gen “Coordinatori dei catechisti”: una intuizione lungimirante
Si è concluso un mese fa il primo biennio di formazione per «Coordinatori dei Catechisti», organizzato dall’Ufficio Catechistico Diocesano, che ha coinvolto 18 persone da 12 Unità pastorali della Diocesi.
Nel frattempo da marzo 2019 un nuovo gruppo ha iniziato il percorso, ricevendo a settembre il mandato quinquennale del Vescovo.
RACCONTO di una scoperta
Quando nell’autunno del 2017 i presbiteri furono invitati a confrontarsi nei vicariati su un possibile accompagnamento per figure di riferimento per la catechesi dell’Iniziazione Cristiana, i contributi oscillavano tra esigenze pragmatiche di “buona gestione” e grandi riflessioni sulla “necessaria riforma” della catechesi; d’altra parte, nemmeno l’Ufficio aveva piena padronanza di tutti gli elementi che sarebbero entrati in gioco avviando una tale proposta.
A due anni da quell’inizio, non si può non constatare come l’esperienza, costruita volta per volta nel monitoraggio del gruppo dei partecipanti, abbia dato forma a un contesto assai significativo, per varie ragioni.
Un piccolo racconto dei frutti di questo biennio… Indichiamo come primo elemento la generale percezione da parte dei singoli di aver vissuto una bella esperienza di crescita personale: troppo spesso lasciamo che i servizi nella chiesa siano una “prestazione d’opera” senza curare che siano anzitutto un luogo di consolidamento autentico della vita cristiana per chi li compie. Il percorso è stato, poi, una esperienza di chiesa, grazie alla valorizzazione del contesto diocesano, alla presenza di formatori di livello nazionale, alla fraternità che si è creata nel gruppo, all’afflato spirituale che ha attraversato anche le proposte più operative.
Circa la catechesi per i bambini e i ragazzi, si è passati da una ricerca iniziale di strumenti “pronti all’uso” al desiderio di interpretare il proprio Incarico come custodi del senso e di uno sguardo profondo sugli obiettivi e le dinamiche della catechesi: in un’epoca in rapidissima trasformazione, infatti, non saranno “ricette sicure” a rendere salda la proposta ecclesiale, ma il discernimento intelligente nello Spirito dei segni dei tempi.
Anche la “voglia di fare”, inoltre, è un ottimo segno, non certo per il pericolo di attivismo che potrebbe nascondere ma in quanto indizio di un desiderio missionario di generare alla fede nuovi cristiani, desiderio che invece tante volte appare sopraffatto della stanchezza e dalla disillusione.
Infine, la richiesta di incontrarsi ancora, con modalità diverse rispetto al biennio appena concluso ma sempre in una prospettiva di condivisione e approfondimento, testimonia di nuovo la ricchezza di quanto vissuto (vedi box).
Tra gli elementi da incentivare, s’impone l’individuazione di momenti comuni di formazione tra i Coordinatori e i loro Parroci.
È il Parroco che fa richiesta formale di adesione al percorso per i propri Coordinatori, impegnandosi a sostenerne il servizio nella comunità e le spese di formazione; tuttavia sempre più evidente appare l’opportunità di superare la formazione per “categorie” di persone impegnandosi in una ricerca operosa di una fattiva corresponsabilità.
L’Ufficio Catechistico insieme al Servizio per la Pastorale Giovanile (che promuove una simile iniziativa per i Coordinatori degli Educatori) stanno lavorando ad una possibile iniziativa.
PORTE APERTE A NUOVI INIZI
Dal mese di marzo 2020 confidiamo di far partire un nuovo gruppo di Coordinatori, il terzo, nel desiderio di allargare l’offerta di accompagnamento al maggior numero di Parrocchie e Unità pastorali possibile.
La fattibilità dipenderà dal numero di adesioni raccolte, considerando che già alcune Parrocchie si sono mostrate interessate ad inviare persone. La continuità della proposta nel tempo da un lato rafforza la determinazione di chi si appresta ad iniziare il secondo anno formativo in parallelo al gruppo entrante (gli appuntamenti, infatti, sono nelle stesse date e prevedono momenti comuni), dall’altro concretizza l’intenzione del progetto di stabilizzare in Diocesi questo nuovo Incarico.
Sogniamo per il futuro che ogni comunità possa contare per la cura dei catechisti di un solido ministero ecclesiale che, pur cambiando la persona nel corso del tempo (il mandato diocesano è quinquennale, non rinnovabile), possa godere di una continuità di identità e di coordinamento.
L’esperienza di questi due anni, infatti, ci ha mostrato la presenza di tante belle persone (laiche, laici e diaconi), appassionate della vita ecclesiale e desiderose di imparare per meglio servire le comunità. Tante ricchezze sono già presenti nelle parrocchie, tanti cammini di fede.
Se talvolta siamo tentati di scoraggiarci di fronte ai cambiamenti culturali e sociali o di fronte alla “ristrutturazione” ecclesiale, l’accompagnamento fedele delle persone incaricate di un ministero ecclesiale è uno strumento che può permettere di tenere viva e “organizzare” la speranza che ci abita.
Il mandato ecclesiale, conferito dal Vescovo a sei mesi dall’inizio del percorso, esprime la fiducia che Dio opera attraverso queste persone a far crescere il suo Popolo e contemporaneamente invita chi lo riceve ad esercitarlo in spirito di vera comunione.
Ciascuna Parrocchia è invitata a prendere in considerazione la proposta (vedi box 2), ricordando che non sono richieste al designato «Coordinatore» particolari condizioni di partenza, se non la disponibilità a mettersi in gioco. Il percorso può rivelarsi molto arricchente anche per chi già da anni svolge tale servizio.
FUOCHI DEL PROGETTO
Per ben comprendere le caratteristiche della proposta è bene considerare i due fuochi ideali del progetto.
Al centro sta l’attenzione alle persone dei catechisti più che ai modelli e ai programmi della catechesi. Già il Documento Base nel 1970 asseriva «prima sono i catechisti e poi i catechismi; anzi, prima ancora, sono le comunità ecclesiali» (n. 200). Siamo fortemente convinti che la Chiesa “da riformare” è anzitutto la Chiesa “dei cristiani”, che in questo tempo sono chiamati a vivere la fede, cercando le «lingue nuove» per «fare discepoli» tutte le genti (cfr. Mc 16,17; Mt 28,19). Consapevoli della delicatezza del camminare insieme, edificando autentiche relazioni di comunione.
È un cammino di Chiesa quello che stiamo facendo. Non a titolo personale, ma a nome della comunità. Non per propria iniziativa, ma per discernimento del Parroco, dell’Ufficio Catechistico, del Vescovo. Non solo a partire dalla propria sensibilità, ma insieme a un gruppo di persone in formazione continua.
Ulteriori informazioni nel box 3
1
Per coloro che HANNO TERMINATO I DUE ANNI DI FORMAZIONE INIZIALE, si costituirà un laboratorio permanente di Ricerca-Azione per i Coordinatori dei catechisti, caratterizzato da incontri di confronto periodici, riflessione, ricerca di soluzioni, sperimentazione e verifica comune.
Una comunità in formazione permanente, che cresce, si aiuta reciprocamente, si incoraggia. Sono previste due giornate all’anno di lavoro insieme.
2
Le Parrocchie e/o le Unità pastorali che intendono indicare una persona affinché partecipi al percorso di formazione a partire da marzo 2020 e riceva il mandato diocesano come «Coordinatore dei catechisti» devono comunicare il nominativo all’Ufficio catechistico diocesano entro il 31 gennaio 2020.
0522 515953 – [email protected] – [email protected]
3
Dalle «Precisazioni» dell’Ufficio Catechistico Diocesano (cfr. Statuto, n. 4)
I due compiti fondamentali richiesti al Coordinatore mettono in luce che il suo servizio si comprende anzitutto in relazione alla missione di edificare la comunità ecclesiale attraverso l’accompagnamento delle persone; non si definisce cioè primariamente per mansioni pratiche e organizzative (che pure ci sono).
- Il Coordinatore dei catechisti si prende cura delle relazioni tra i catechisti, favorendo uno spirito fraterno e un clima collaborativo, aiutando tutti a lavorare come équipe. La necessità di questo importante servizio si fonda sulla consapevolezza che il gruppo catechisti è come il motore della proposta della comunità cristiana, e che solo un coinvolgimento di tutti i catechisti insieme può rendere più efficace l’azione di ciascuno. […]
- Il Coordinatore dei catechisti porta contributi per il rinnovamento della catechesi, aprendo la comunità a esperienze diverse dalla propria, approfondendo le motivazioni delle nuove proposte e proponendo piccoli suggerimenti di cambiamento. […]
In linea generale, si propone di individuare in ogni Parrocchia (o gruppo di parrocchie che si riuniscono stabilmente per il catechismo) due Coordinatori dei catechisti: un Coordinatore per il gruppo catechisti delle elementari e un Coordinatore per il gruppo catechisti delle medie.
Tale soluzione permetterebbe sia di tenere conto della diversità del lavoro pastorale dovuta alle diverse età dei bambini/ragazzi, sia di non affidare ad un’unica persona un compito eccessivamente gravoso.
Tuttavia ogni Parroco può eventualmente scegliere una delle seguenti possibilità:
- un unico Coordinatore per Parrocchia per le elementari e le medie;
- due Coordinatori per tutta l’Unità pastorale, uno per le elementari e uno per le medie.