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Gesù ha salvato il mondo proprio abitando l’ordinario di Nazareth, in una vita così semplice e umana da non esserci “nulla da raccontare”.
Entriamo tutti nella Bottega di Nazareth, dove si costruisce l’umano e dove idealmente sono raccolti, per lasciarsi ispirare da questo mistero affascinante, tutti i progetti educativi diocesani che riguardano la fascia 0-30 anni della Chiesa di Reggio Emilia e Guastalla.

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L’Azione Cattolica e la Pastorale Sociale e del Lavoro della nostra diocesi hanno pensato un percorso per i giovani dai 25 anni in su, ovvero quelli che si affacciano al mondo degli adulti, per accompagnarli nella ricerca di strumenti per leggere la realtà di ogni giorno

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Dabar è una piccola pubblicazione che la comunità del Seminario diffonde attorno a sé, brevi manu

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Due giorni di ascolto, silenzio e dialogo col Signore, sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 nel Centro di Spiritualità di Marola (RE), per fare ordine nella propria vita e imparare a pregare, lasciandosi ritrovare dal Signore.
Accompagnati da don Carlo Pagliari e don Alessandro Ravazzini, con tanti altri giovani della nostra Chiesa.
Esploreremo la Pasqua attraverso le ultime sette parole di Gesù sulla croce, preparandoci così alla nostra Pasqua.

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    martedì 24 Maggio 2022

    Messa del Giorno

    Martedì della VI settimana di Pasqua

    Grandezza Testo A A A
    Colore Liturgico Bianco

    Antifona

    Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria al Signore: 
    ha preso possesso del suo regno il nostro Dio,
    l’Onnipotente. Alleluia. (Ap 19,7.6)

    Colletta

    Dio onnipotente e misericordioso,
    donaci una partecipazione vera
    al mistero della risurrezione di Cristo tuo Figlio.
    Egli è Dio, e vive e regna con te.

     

    Prima Lettura

    Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia.

    Dagli Atti degli Apostoli
    At 16,22-34
     
    In quei giorni, la folla [degli abitanti di Filippi] insorse contro Paolo e Sila, e i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli e, dopo averli caricati di colpi, li gettarono in carcere e ordinarono al carceriere di fare buona guardia. Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella parte più interna del carcere e assicurò i loro piedi ai ceppi.

    Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i prigionieri stavano ad ascoltarli. D’improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito si aprirono tutte le porte e caddero le catene di tutti.

    Il carceriere si svegliò e, vedendo aperte le porte del carcere, tirò fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gridò forte: «Non farti del male, siamo tutti qui». Quello allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando cadde ai piedi di Paolo e Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che cosa devo fare per essere salvato?». Risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia». E proclamarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.

    Egli li prese con sé, a quell’ora della notte, ne lavò le piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi; poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.
     
    Parola di Dio.

    Salmo Responsoriale
    Dal Sal 137 (138)

    R. La tua destra mi salva, Signore.
    Oppure:
    R. Signore, il tuo amore è per sempre.
    Oppure:
    R. Alleluia, alleluia, alleluia.

    Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
     hai ascoltato le parole della mia bocca.
     Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
     mi prostro verso il tuo tempio santo. R.
     
     Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
     hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
     Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
     hai accresciuto in me la forza. R.
     
     La tua destra mi salva.
     Il Signore farà tutto per me.
     Signore, il tuo amore è per sempre:
     non abbandonare l’opera delle tue mani. R.

    Acclamazione al Vangelo

    Alleluia, alleluia.

    Manderò a voi lo Spirito della verità, dice il Signore;
    egli vi guiderà a tutta la verità. (Gv 16, 7.13)

    Alleluia.

    Vangelo

    Se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito.

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Gv 16,5-11
     
    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:

    «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.

    Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.

    E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
     
    Parola del Signore.

    Sulle offerte

    O Dio, che in questi santi misteri
    compi l’opera della nostra redenzione,
    fa’ che questa celebrazione pasquale
    sia per noi fonte di perenne letizia. 
    Per Cristo nostro Signore.
       
    Oppure:

     Accetta, o Signore, le offerte che portiamo al tuo altare;
    donaci la sapienza dello Spirito,
    perché ci guidi nel cammino della salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.

     

    Antifona alla comunione

    Cristo doveva patire e risorgere dai morti
    per entrare nella sua gloria. Alleluia. (Cf. Lc 24,46.26)
     
    Oppure:

    Lo Spirito Paraclito dimostrerà la colpa del mondo
    riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Alleluia. (Gv 16,8)

    Dopo la comunione

    Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere,
    perché la partecipazione al mistero della redenzione
    sia per noi aiuto nella vita presente
    e ci ottenga la gioia eterna.
    Per Cristo nostro Signore.

     Oppure:

    Ai tuoi servi, riuniti nel tuo amore
    e partecipi di un solo pane,
    dona, o Signore, di essere unanimi nella carità,
    perché con la santità della vita
    siano in ogni luogo veri testimoni di Cristo risorto.
    Egli vive e regna nei secoli dei secoli.